“Arrivati all’Athos... e il primo sabato partimmo presto e, dopo una visita a Iviron, arrivammo la sera alla Meghisti Lavra, dove passammo la notte. Prima che chiudessero le porte, eravamo seduti fuori dove si incrociavano le vie e i sentieri intorno allo spazio dell’ingresso e arriva un monaco che si fermò a una cabina telefonica e cominciò a parlare in italiano. Quando finì andai subito a salutarlo chiedendo la benedizione e gli domandai se era padre Kosmàs, mi disse di sì e parlammo un pò, mi chiese della mia situazione e gli raccontai del mio Padre che mi aveva raccomandato, potendo, di andare a trovarlo. Lo conosceva bene e parlammo ancora un pò, arriva il tempo di rientrare e ci saluta. Credo che sia uno dei sorrisi che mai dimenticherò, quei pochi minuti ci avevano riempiti di serenità. Purtroppo non ho più avuto occasione di incontrarlo e per inesperienza non gli chiesi neppure una parola per la mia salvezza.
* Mario Padiani (ortodosso-italiano) - tratto dal libro “Ritornare alla Casa del Padre. Confessione.” – Edizione “Testimonianza ortodossa”.
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