❈ Il 15 di Luglio, memoria della santa martire Dominata, con i suoi figli Cassiodoro, Senatore e Viatore.

❈ Il 15 di Luglio, memoria della santa martire Dominata, con i suoi figli Cassiodoro, Senatore e Viatore.

❈ Tη ιε΄του αυτού μηνός, μνήμη των αγίων μαρτύρων Δομινάτας και των υιών αυτής Κασσιοδώρου, Σενάτορος και Βιάτωρος, εν Καλαβρία.

Queste le linee essenziali del racconto, secondo le redazioni greche e la traduzione latina: protagonista è Senatore, fratello primogenito di Viatore e Cassiodoro, figli della cristiana Dominata, patrizia romana già moglie del primo ufficiale del re di Sardegna. Alla morte del marito, la madre convince i figli a convertirsi e a tornare a Roma. Si imbarcano quindi col domestico Fiorenzo, ma a causa di una tempesta finiscono a Cesarea, dove il vescovo Eusebio impartisce il battesimo ai figli di Dominata e a molti del loro seguito. Scoppiata una guerra fra Cesarea e Cartagine, Senatore prende il comando dell’esercito e assieme ai fratelli sconfigge i Cartaginesi ed espugna Cartagine, che regge per sette anni,convertendone la popolazione al cristianesimo. Scoppia però la persecuzione e l’imperatore Antonino (Pio?) manda a Cartagine il prefetto Denovao allo scopo di ripristinare il paganesimo nella città. Senatore è fatto arrestare col resto della famiglia e con i servi, tutti condannati a morte per annegamento; a Cassiodoro viene anche recisa la lingua, perle sue impudenti risposte. Mentre 63 persone del seguito sono decapita-te nella stessa Cartagine, i quattro e Fiorenzo sono imbarcati sulla nave del nipote di Denovao, Nicanore, incaricato di gettarli in mare aperto con piedi e mani legati. Ma una nuova tempesta terrorizza Nicanore,che fa voto di accettare la fede cristiana e il battesimo se scamperà al naufragio; ciò che avviene. I naviganti arrivano indenni nell’isoladi Lipari da cui passano in Calabria, in una località con terme, dove Senatore, Viatore e Cassiodoro con la madre Dominata, Fiorenzo e gli altri servi hanno nottetempo la visione di un angelo che annuncia loro l’imminente martirio. Nicanore infatti, dimentico del voto, li denuncia al duca di Calabria, che fa imprigionare i nuovi arrivati e qualche giorno dopo ordina che siano giustiziati. Senatore, Viatore, Cassiodoro eDominata sono decapitati nel punto in cui erano sbarcati dalla nave,mentre il giorno dopo sono strangolati nelle terme i 40 del seguito,nel frattempo battezzati. Alla morte scampa il servo Fiorenzo, che rag-giunge Taormina, al cui vescovo, Alessandro, racconta dell’eroica fine dei martiri. Il presule, quindi, si reca in Calabria e trovati i corpi dei 40 Cartaginesi, li trasporta a Taormina, dopo aver fatto edificare una chiesa in loro onore nel luogo del martirio. Le reliquie di Senatore,Viatore, Cassiodoro e Dominata, invece, nascoste dal prete Epifanio nella sua dimora, quindici anni dopo il martirio, finita la persecuzione,sono deposte in una chiesa fatta edificare nel luogo della decapitazione.Fiorenzo, infine, trascorsi 12 anni in Calabria, si reca a Roma, dove si fa monaco e scrive la passione.