Η αγία Ροσαλία, νορμανδικής καταγωγής, έγινε μοναχή σε ορθόδοξο γυναικείο μοναστήρι του Παλέρμο και στη συνέχεια εμόνασε σε σπήλαιο, στον λόφο Πελεγκρίνο έξω από την πόλη όπου υπήρχε ελληνικό παρεκκλήσιο του αγίου Νικολάου. Εκοιμήθη οσιακά την 4η Σεπτεμβρίου του 1170.
Βella e interessante figurafemminile dalla ricca personalita’, vissuta a cavallo fra due ambienti diversi spiritualmente e culturalmente differenziati: eredita’ liturgica, ascetica e spirituale bizantina e realta socio-politica normanna. Questa austera ed insieme dolce eremita nacque da facoltosa famiglia normanna: il padre Sinibald era un barone normanno, gradito al re di Sicilia, lei divenne dama di compagnia della regina Margherita, sposa del re Guglielmo I. Ebbe certamente imposto dal padre un nome normanno: Roslind (Rosalinda) latinizzato poi in Rosa-lia (rosa e giglio). Disgustata dalle tristi vicende del suo tempo si ritiro’ nel monastero greco di Santa Maria “la Dorata” (la Martorana), poi si fece eremitain un selvoso feudo di famiglia, aspro e selvaggio, la Quisquina, ai confini delle odierne provincedi Palermo e di Agrigento, dipendendo spiritualmente dal priorato italogreco di Melia (oggi ridotto ad un casale di campagna). Ottenuto quindi in donazione dalla corte reale l’uso dell;impervio e aspro monte Pellegrino, vi si trasferi’ in un’ampia grotta, alla cui imboccatura una chiesetta, officiata dal clero greco, era dedicata a san Nicola di Mira. Qui si spense il 4 Settembre 1170.
(Ieromonco Alessio Mandaniciota)
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