~ Παναγία του Κάστρου. Καστροβίλαρι της Καλαβρίας.
Sulle pendici sud‐orientali del colle di Santa Maria del Castello vi sono alcune grotte che probabilmente sono state abitate dai monaci eremiti italogreci: in esse si può vedere ancora oggi il piccolo rialzo che serviva da cuccetta e il piccolo incavo che doveva contenere le icone sacre e la lucerna. Quando, però, il colle cominciò ad essere popolato dai villici delle campagne vicine, la vita solitaria e silenziosa dei monaci eremiti divenne difficile, allora essi decisero di trasferirsi su altre colline e montagne, probabilmente sul massiccio dell'Orsomarso, vicino ai fiumi Lao e Mercure, dando origine alla famosa eparchia monastica del "Mercurion". Allontanandosi da Castrovillari i monaci dovettero lasciare sul luogo diversi oggetti di devozione tra cui anche l'immagine della Madonna che essi stessi avrebbero dipinto sulla parete di una piccola e rustica cappelluccia vicino le grotte. Secondo la tradizione popolare
un'antichissima leggenda racconta che nel 1090 Ruggero, figlio del re normanno Roberto il Guiscardo, volendo tenere a freno Castrovillari, decise di far costruire un castello sul colle della
città. Tuttavia i muri innalzati durante il giorno crollavano misteriosamente nella notte, per cui Ruggero decise di far scavare più in profondità e così, scavando, fu trovato un pezzo di muro sul quale era affrescata la Vergine con il Bambino. Si gridò al miracolo e al posto del castello venne costruita una chiesa.
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