+ Il 23 di questo mese, memoria di San Nicone e i suoi 199 compagni, martiri a Taormina di Sicilia.(†273).

+ Il 23 di questo mese, memoria di San Nicone e i suoi 199 compagni, martiri a Taormina di Sicilia.(†273).

+ Τῇ ΚΓ' τοῦ αὐτοῦ μηνός, Μνήμη τοῦ Ἁγίου Μάρτυρος Νίκωνος καὶ τῶν αὐτοῦ μαθητῶν, ἑκατὸν ἐνενηκονταεννέα Μαρτύρων, εν Ταυρομένιω της Σικελίας.(†273).

San Nicone nacque attorno a Napoli e visse al tempo del governatore Quinziano, sua madre era cristiana e suo padre pagano. Sentendosi in grave pericolo durante una battaglia invocò il soccorso del Signore, Dio di sua madre, fece il segno della croce e andò incontro ai nemici: gli avversari furono sconfitti e messi in fuga e Nicone tornò a casa tra l'ammirazione generale, ma ormai il Santo preparava nuovi progetti per la sua vita. Dopo aver svelato le sue intenzioni alla madre e arrivato nell'isola di Chio si ritirò presso una collina e vi rimase sette giorni in digiuno e preghiera, fino a quando un angelo non gli disse di raggiungere la riva. Il Santo obbedì e lì trovò una barca con la quale, in due giorni, raggiunse il Monte Gano in Tracia. Qui incontrò casualmente il vescovo del luogo, vestito come un monaco, che lo portò con sé nella grotta dove abitava, lo istruì, lo battezzò, gli conferì i Sacramenti e dopo tre anni lo ordinò sacerdote e infine vescovo. Il Santo poi, avendo appreso da una rivelazione che il Monte Gano stava per essere invaso e devastato da pagani, insieme ai monaci che erano rimasti con lui dopo la morte del precedente vescovo, si recò in Sicilia e si ritirò sui monti intorno a Taormina presso il fiume Akesines (Alcantara). Nel 273, quando il governatore del luogo sentì parlare di lui e della sua fede, lo convocò assieme ai suoi monaci e dopo averli interrogati, lasciò che morissero torturati. I corpi dei santi martiri furono poi raccolti dal vescovo del luogo e seppelliti in un degno sepolcro. La tradizione locale individua il luogo del

loro martirio nella contrada Scimandra, attuale territorio di Castelmola.

O Άγιος Νίκων, γεννήθηκε στη Νεάπολη της Ιταλίας, την εποχή του ηγεμόνα Κυντιανού, από πατέρα ειδωλολάτρη και μητέρα Χριστιανή, η οποία τον γαλούχησε σύμφωνα με τα ευαγγελικά δόγματα. Σε νεαρή ηλικία έγινε στρατιωτικός και πολύ γρήγορα διακρίθηκε για την ανδρεία και την πειθαρχία του. Η ψυχή του όμως, ποθούσε τον βίο της άσκησης και της αφιέρωσης. Γι' αυτό ξεκίνησε για την περιοχή της Κωνσταντινουπόλεως, Έκανε όμως μία πρώτη στάση στη Χίο. Εκεί δέχτηκε το Άγιο Βάπτισμα και αφιερώθηκε στην ασκητική ζωή και στη μελέτη των Αγίων Γραφών. O τοπικός επίσκοπος, διέκρινε τα χαρίσματά του και τον χειροτόνησε πρεσβύτερο και λίγο αργότερα τον τοποθέτησε ηγούμενο 190 αδελφών για να τούς νουθετεί και να τούς καθοδηγεί. Πολύ γρήγορα, η συνοδεία απέκτησε μεγάλη φήμη. Όμως όταν εκοιμήθησαν οι γονείς του, ο Άγιος και η συνοδεία του, μαζί με άλλους εννέα, σχημάτισαν μια ευσεβέστατη αδελφότητα και εγκαταστάθηκαν στο Ταυρομένιο της Σικελίας. Σύντομα όμως δέχθησαν την επίθεση του ηγεμόνα, αρνήθηκαν, συνελήφθησαν, υπέστησαν φρικτά βασανιστήρια και τέλος θανατώθηκαν.