Questa è la scala che conduce alla grotta dove viveva santa Teodora della Sihla, in Moldova. La santa madre Teodora fu sposata, giovane, contro la sua volontà. All'età di trent'anni le fu permesso dal marito, giacché non avevano figli, di ritirarsi in monastero e così prese l'abito nel monastero di Vărzărești. Dopo una invasione turca dovette fuggire nei boschi di Buzau dove vi visse per dieci anni. Accettata temporaneamente al monastero di Neamt, lasciò anche quel convento per ritirarsi poi nel "deserto" (in realtà una fittissima foresta nera) della Sihla, dove visse fino alla morte. La santa monaca si addormentò nel Signore nell'anno 1700. Elefterie suo marito, fattosi anche lui monaco, andò a vivere nel luogo dove aveva vissuto la moglie e aiutò a costruire il monastero a lei intitolato proprio in quel luogo, nel 1725. Il corpo della santa, incorrotto, rimase nel luogo della sua dormizione fino al 1834, quando con l'occupazione russa della Moldova si decise di traslare le reliquie alla Pecerska Lavra.
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